Quello che è successo fra il 2020 e il 2022 è l’inizio della fine per miliardi di persone in tutto il mondo, destinate a perdere tutto, di conseguenza al piano per il Grande Reset, un piano coordinato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, attraverso il quale si vogliono ripristinare gli equilibri fra produttività e consumi, che sono equilibri di fondamentale importanza alla vita dell’uomo sulla Terra, equilibri che se si dovessero sballare, arriveremmo al collasso globale, cioè all’ingrippo del meccanismo su cui funziona il nostro mondo, il mondo degli uomini, il che causarebbe la fine dell’umanità.
Il ripristino fra produttività e consumi è possibile, teoricamente, in due modi, cioè ridurre i consumi e/o aumentare la produttività. Purtroppo, nella pratica, l’unica soluzione è la prima, perché l’aumento della produttività richiede formazione imprenditoriale, che è qualcosa che nessuno, fra quelli che potrebbero farlo, cioè fra coloro che hanno le competenze imprenditoriali all’altezza della situazione, è disposto a fare, perché è contro il loro interesse (imprenditoriale) e perché la maggior parte dei titolari di azienda, non riescono ad ammettere la loro incompetenza (imprenditoriale).
La riduzione dei consumi richiede la limitazione dello svolgimento delle attività, lavorative e sociali, degli individui considerati eccessivi consumatori, che sono quelli la cui produttività non è sufficiente a fini di contribuzione alla crescita e allo sviluppo socio-economico. Queste persone, gli eccessivi consumatori, sono più della metà della popolazione mondiale, e sono quelle che causano un effetto zavorra alla crescita e allo sviluppo socio economico, una zavorra che va eliminata, per scongiurare il collasso globale.
Se facevi parte di coloro che erano costretti a stare chiusi in casa, nei periodi dei lock-down fra il 2020 e il 2022, indipendentemente dal fatto che tu abbia ubbidito o no, allora sei parte di quelli condannati a fare la fine del topo, e il progetto La Soluzione è per te.
Per fortuna qualcuno con le competenze per poter insegnare imprenditoria ad alti livelli c’è ed è disposto a insegnare e ha deciso di accogliere positivamente la nostra richiesta di collaborazione.
Quindi per quanto la situazione a livello di massa sia già compromessa, nel senso niente può essere fatto a livello collettivo (società e paesi), molto può essere fatto a livello individuale, per coloro che capiscono il problema e vogliono risolverlo, agendo in prima persona (i proattivi), attraverso l’attività imprenditoriale, cioè come imprenditori e come investitori.
Proveniamo dalle multinazionali e dalle aziende proprietarie delle grandi marche, nonché dalle organizzazioni in cui vengono coordinate le operazioni del Grande Reset, e attraverso il progetto La Soluzione intendiamo informare, formare e assistere i titolari delle Piccole e Medie Imprese e gli aspiranti imprenditori, a raggiungere il livello di produttività necessario a salvarsi e a salvare le loro aziende, sperando che siano molti a volerlo fare, perché più persone si darano da fare per riuscirci, più probabilità avranno di risolvere, creando le condizioni affinché anche altri, sempre più persone, possano risolvere.
La Soluzione è progetto apolitico, diretto a proattivi, persone che vogliono agire in prima persona, insieme ad altri, per mettere in esecuzione un piano di salvezza delle piccole e medie imprese.
E’ richiesta molta ambizione, molto amore per il proprio paese, oltre che molto amore per se stessi e per il futuro dei propri figli.
Il Grande Reset è un piano sottoscritto da tutti i leader di tutti i paesi del mondo e coordinato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), attraverso il quale si vogliono ripristinare gli equilibri fra produttività e consumi, che sono equilibri di fondamentale importanza alla vita dell’uomo sulla Terra.
L’unico modo per poter raggiungere lo scopo, è quello di ridurre in consumi, il che richiede che molti vengano limitati nel fare, perché per fare, si consuma. L’uomo si procura le cose che gli servono per vivere, attraverso lo svolgimento di attività, lavorative e non, e impedire alle persone di svolgere tali attività, significa togliere il senso della vita alle persone. Laddove la vita non ha un senso, la vita non può esistere, e infatti, per moltissime persone, il Grande Reset significherà perdita della vita, non come la intendono tutti, cioè la cessazione del funzionamento della macchina biologica, cioè il decesso, ma nel senso filosofico del termine, il che, se ci pensiamo bene, è molto peggio.
Le vittime del Grande Reset sono la maggior parte delle persone, quelle in età non piè produttiva e quelle le cui attività lavorative non servono più (obsoleti), nel senso che non sono ritenute più necessarie alla crescita e allo svilupppo socio-economido, qunidi al progresso dell’umanità.
Molti, di fronte a questi discorsi dicono “lasciateci in pace che siamo contenti con poco”. Questo modo di pensare è in linea con la filosofia degli animali, che sono entità “interessate” a sopravvivere, il che significa che è un modo di pensare contrario all’interesse dell’umanità, che è un interesse basato sull’interesse nauturale dell’uomo, a crescere e a prosperare.
Infatti, il mondo ci valuta in base a quanto siamo capaci di contribuire alla crescita, non in base a quanto siamo capaci di sopravvivere, perché non siamo animali.
In breve, l’umanità per proseguire nella sua esistenza deve progredire e il progresso dell’umanità è la conseguenza dell’interesse (naurale) dell’uomo a crescere e a prosperare. Una società che non cresce e non si sviluppa, regredisce, e molte società che regrediscono, fanno regredire l’umanità e la farebbero estinguere, se non fosse per il fatto che alcuni, i supervisori delle attività umane, una volta raggiunto un certo limite di regresso, intervengono per evitare il peggio.
Ecco, siamo al punto in cui molte, anzi troppe, società stanno regredendo, il che fa di loro, una minaccia all’umanità. Il Grande Reset serve a eliminare questa minaccia.
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