Contrariamente a quanto viene detto sul Grande Reset da parte delle fonti ufficiali e non, il Grande Reset non è un piano per risanare i danni causati dalla pandemia, ma un programma per risolvere un problema molto più grave, che è lo squilibrio fra la produttività e i consumi. Il Grande Reset è un programma coordinato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, attraverso il quale si punt a ripristinare gli equilibri fra produttività e consumi, che sono equilibri di vitale importanza alla vita degli uomini sulla Terra.

Questo significa che il Grande Reset è un piano a favore dell’umanità, e non contro l’umanità, come sostengono i molti ciarlatani che si sapacciano come esperti, che popolano la rete e gli scaffali delle librerie, che niente sanno sul Grande Resset e nemmeno su come funziona il mondo, in generale.

Per quanto sia vero che il Grande Reset porterà grandi benefici all’umanità, è anche vero che per moltissime persone, significherà la perdita di tutto. I dettagli sull’argomento, cioè su cosa esattamente significhi perdere tutto, sono cose che non si possono dire pubblicamente, cose che abbiamo scritto in una pagina a cui si può accedere comprando un pass (rimborsabile).

Quello che si può dire e che diciamo, è come si risolve il problema, cioè come ci si salva dal perdere tutto.

I dati sulla distribuzione della ricchezza spiegano che la popolazione mondiale è divisa in due gruppi di persone, che sono un’élite di milionari benestanti e una massa di schiavi sofferenti. I primi sono il 10% della popolazione che possiede il 90% della ricchezza totale della Terra, il che significa che i secondi sono tutti gli altri, cioè il 90% della popolazione che si deve accontentare del misero 10%. Questi ultimi, come topi, si azzuffano gli uni con gli altri per le briciole, mentre gli altri, con il passare degi anni accumulano sempre più ricchezze e vanno a stare sempre meglio, cioè prosperano.

L’aspetto che contrattistingue maggiormente la vita degli uomini da quella degli animali, è l’interesse a prosperare.

Il mondo è popolato per lo più da uomini-animale, uomini nell’aspetto antropomorfico, ma non secondo quello filosofico, che è quello che conta, ma a nessuno di questi uomini-animale la cosa disturba, perché sono nati e cresciuti in cattività, come gli animali, quindi per loro è normale.

Se sei stato parte di quelli a cui era ordinato di stare in casa durante la pandemia (lock-down), se sei vittima della pressione fiscale, se ti devi spogliare per fare il check-in in aeroporto per imbarcarti su un aereo, se mandi i tuoi figli in scuole regolamentate dallo Stato (vale anche per le D.A.D.), allora sei parte degli uomini-animale, e questo è il problema, perché il Grande Reset è un piano che punta a eliminare gli uomini-animali.

Il Grande Reset è un piano di derattizzazione della Terra, non un piano contro l’umanità. Vogliono eliminare i topi, non gli uomini, cioè vogliono eliminare gli eccessivi consumatori, perché fanno da zavorra al progresso dell’umanità, una zavorra che deve essere eliminata, per garantire alle nuove generazioni un mondo in cui poter continuare a “vivere e prosperare, in completa libertà e in equilibrio perenne con la natura“.